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Il prof. Uberto Bassi ha una esperienza professionale più che ventennale nelle attività motorie, arricchita dal diploma in massoterapia e da anni di studi della discipline osteopatiche. E’ uno dei trainer “anziani” che fa da guida ai più giovani  


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in questa sezione cercheremo di tenerti aggiornato su tutte le nostre iniziative ed eventi!!

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La centralità dell'individuo

D: Qual’è la visione dello sport che caratterizza la gestione del Fisic Center?

R: Vede...  ultimamente il fitness si è orientato verso una dimensione al tempo stesso “industriale” e di “entertainment”. Grandi dimensioni, grandi numeri (di iscritti) attenzione alle novità. Noi del Fisic siamo convinti invece che ci sia necessità di una forte attenzione all’individuo, alle sue necessità ed alle sue caratteristiche personali.



D: Una alternativa ai megacentri dunque

R: Si ma non in funzione “antagonista”, quanto “complementare”. L’attività fisica richiede un certo impegno e motivazioni, noi non siamo tutti uguali e quindi troviamo le motivazioni adeguate ad impegnarci in habitat che possono essere diversi. La nostra associazione copre un segmento fatto di persone che desiderano essere seguite ed accudite, per propria propensione o per necessità, persone in fase di riabilitazione post traumatica per esempio.



D: La differenza che c’è tra una grande catena distributiva ed una boutique per fare un parallelo

R: In termini di servizi direi di si, è calzante come esempio. Sulla nostra insegna c’è scritto “palestra di ginnastica” abbiamo deciso di mantenere questa dizione probabilmente un po’ demodè per testimoniare la nostra attitudine a mantenere un approccio al fitness molto personalizzato, in voga prima della massificazione del mercato attuale. Questo naturalmente non ci esime dal continuo aggiornamento rispetto alle tecniche dell’allenamento e del benessere. Tradizione ed innovazione al tempo stesso.



D: Come si concretizza questa maggiore attenzione alla persona?

R: Una prima risposta è un semplice calcolo algebrico, il rapporto tra istruttori ed associati in sala è certamente più favorevole agli associati in una palestra come la nostra.
Ma naturalmente non è la “matematica” che può dare il senso della qualità di un servizio. L’elemento determinante è la scelta che abbiamo compiuto a monte, per esempio mentre in alcune palestre la revisione ciclica dei programmi di allenamento, come altre attività, è “aggiuntiva” (e spesso non a costo zero), nella nostra visione l’istruttore segue continuamente tutti coloro che sono in sala e periodicamente rivede individualmente la scheda personale per ricalibrarla in funzione delle necessità e dei risultati ottenuti.



D: Quindi la vostra mission ha come perno centrale la qualità dei trainer.

R: Assolutamente si,sia per le qualità professionali in senso stretto, sia per quelle umane, visto il particolare ambito in cui ci muoviamo. La realizzazione di alcuni obiettivi personali, dimagrimento, potenziamento o tonificazione non possono prescindere dalla determinazione dell’individuo. L’istruttore studia un percorso ma è l’individuo che deve realizzarlo e quindi occorre metterlo nelle condizioni opportune per dare il meglio di se, fornendogli gli stimoli adeguati.

(intervista di Carlo Bruno)

 

leggi pure: il ruolo dell'aggiornamento formativo degli istruttori